Graft method
IntroL'innesto è di fondamentale importanza, e deve assolutamente far parte del bagaglio tecnico di base di ogni coltivatore che si accinge a riprodurre queste straordinarie cultivars. Questo tecnica colturale viene applicata prevalentemente per velocizzare l'accrescimento della pianta comportando notevoli vantaggi, come una fioritura precoce (fondamentale per rendere più contenuti i tempi del processo ibridativo) e una più rapida caratterizzazione della pianta, dando così la possibiltà al coltivatore di vedere nel giro di poco tempo il risutato ottenuto. E' molto utilizzato anche per far crescere piante particolari o rare o per salvare semenzali albini altrimenti destinati a soccombere. Ovviamente non si possono non considerare anche i fini commerciali, abbreviare il tempo di accrescimento della marza significa averla reperibile per la vendita in tempi decisamente più contenuti. Cercherò di descrivere nel modo più chiaro possibile questa pratica, descrivendo i diversi tipi di portainnesto utilizzati e i rispettivi pro e contro, le varie metodologie usate, semplificando il tutto con schemi, disegni e video descrittivi.Specie più utilizzate come portainnesto |
Myrtillocactus geometrizans
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Metodologie d'innesto
Myrtillocactus geometrizansQui descriverò una sola tecnica d'innesto, cioè quella da me usata, non perché sia la migliore (ce ne sono almeno altre due o tre altrettanto valide) ma perché è quella per me più semplice da realizzare e quella che mi garantisce maggiori quantità d successi.
Iniziate selezionando un bel myrtillo, alto almeno 10 cm, (ovviamente più grande sarà maggiore sarà la spinta ma la marza dovrà essere quantomeno proporzionata) ad esempio uno che abbia un nucleo interno più piccolo del diametro dell'esemplare che deve innestarsi su di esso. Se le loro sezioni non fossero perfettamente della stessa dimensione è molto importante che per lo meno combacino in qualche punto. 1) Utilizzate semplicemente una lama non seghettata, molto tagliente e sterile (un taglierino va benissimo), per affettare orizzontalmente il cactus colonnare in modo pulito. E’ importante che a questo punto rifiniate i bordi del portainnesto tutto intorno al taglio mentre lasciate una zona piana uguale, o poco un più grande rispetto al diametro della pianta da innestare. Se non tagliate i bordi è possibile che la pressione "di discesa” della pianta in crescita su questo bordo non tagliato causi spaccature dell'innesto o crescite fuori dal portainnesto. 2) Disponete il cactus tagliato direttamente sopra al nucleo concentrico del portainnesto, dovete posizionare la marza in modo da far combaciare almeno in due punti i rispettivi fasci linfatici. Il mio modo di fermare la marza consiste nell'utilizzo di una sezione di circa 6 cm x 4 cm di calza in lycra da donna, questa si passa sopra la marza dopodiché si fa pressione verso il portainnesto e si fissa la calza facendola aggrappare alle piccole spine del Myrtillo. Non applicare eccessiva pressione sull'innesto e non indurlo a schizzare via sui lati, in tal caso si rovinerebbe la giovane pianta. 3) l'innesto dovrebbe essere disposto in un ambiente in ombra ben ventilata per un certo numero di giorni affinché i due si possano saldare insieme. L'innesto va mantenuto in ombra lontano da fonti di calore eccessivo, perché il troppo caldo e l'aria secca possono causare sui bordi tagliati del portainnesto un accelerata disidratazione e quindi un restringimento dei tessuti causando una non adeguata saldatura tra le due piante. 4) Dopo circa 7-10 giorni controllate l'innesto effettuato e se tutto è andato bene le due piante dovrebbero risultare saldate l'una all'altra. |